March 1, 2018

l’opera di un artista, il vino di un artigiano: espressioni del genius loci che anima il territorio

Le nuove annate dei nostri vini biologici sono in uscita in questi giorni con una veste grafica tutta nuova.  Dai primi imbottigliamenti abbiamo puntato su uno stile essenziale per le nostre etichette: il nome del vino e della nostra azienda in primo piano e tutte le info sul retro. Volevamo lasciar parlare il vino concededogli tutta l’importanza che merita, senza influenzare in nessun modo il vostro gusto.

Abbiamo sempre creduto nel nostro Piceno e ne siamo ambasciatori, conosciamo le sue immense potenzialità e le sue antiche tradizioni. Da qui la scelta di allevare solo uve autoctone nonchè di scegliere per i nostri vini, nomi legati al Piceno ed alle sue storie. Da qualche tempo sentivamo la necessità di un cambiamento con l’intento di riuscire a trasmettere il territorio anche attraverso le nostre etichette: il Piceno sia dentro che fuori la bottiglia.

Cosi come i vini sono espressione del territorio, così è anche per le persone. Il genotipo di ogni essere vivente è legato al suo corredo cromosomico, il fenotipo invece è l’espressione di questo in un determinato contesto. Un artista cresciuto nel Piceno esprime la sua arte in una determinata forma, questa sarebbe diversa se lo stesso fosse cresciuto in un’altro ambiente. Sia il vino che l’artista sono espressioni del genius loci.

Forti dell’esperimento Lefric (estetico oltre che enologico) abbiamo legato le nostre etichette ad alcuni dei migliori artisti emergenti nati e cresciuti nel piceno.Con il loro aiuto abbiamo scelto l’opera, a volte intera altre solo un particolare, che più rappresentasse il nostro vino.

Arte e vino, da sempre considerati affini, racchiudono entrambi una natura materiale ed un genuino potere spirituale. Entrambi sono capaci di raccontare ed emozionare. Da qui l’idea di farvi conoscere un artista del nostro territorio mentre degustate una bottiglia di vino.

Anche in questo caso, di tutta la parte grafica, si è occupata la nostra designer Lara Pignotti.

Avora e Konè sono le prime bottiglie ad uscire. Il nostro Falerio duemilasedici è vestito con un particolare dell’opera “Sibilla” di Valeria Colonnella, illustratrice di Offida.

Il Piceno Superiore Konè duemilatredici invece è avvolto in “Maia”, opera di Silvia Luciani, artista di Paggese.

In occasione del Vinitaly presenteremo il Polisia duemilaquattordici con l’etichetta firmata da Giorgio Pignotti con l’opera “Muro del tempo”

Vi aspettiamo in cantina.

Vi aspettiamo in tutta Italia durante il nostro tour primaverile.

L’opera di un artista, il vino di un artigiano: espressioni del genius loci che anima il territorio (cit. Giampaolo Gravina)